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18 Marzo: Nel Ricordo Di Chi Non C’È PiÙ, Nell’onore Di Chi Ha Servito

Oggi, nella Giornata nazionale in memoria delle vittime del COVID-19, il silenzio parla più di mille parole. Come ha voluto sottolineare il nostro Segretario Generale, Dott. Clemente GNARRA, sono passati cinque anni da quando quella colonna di mezzi militari attraversava Bergamo nella notte, divenendo il simbolo più straziante di una battaglia che ha segnato per sempre la nostra Nazione. Quelle immagini dei nostri ACTL dell’Esercito, che trasportavano le bare dei nostri connazionali, rimarranno per sempre impresse nella memoria collettiva come testimonianza di uno dei momenti più bui della nostra storia recente.

In quella notte del 18 marzo 2020, i nostri soldati affrontarono un compito che mai avrebbero immaginato di dover svolgere: scortare nell’ultimo viaggio centinaia di nostri connazionali, padri, madri, nonni, che il virus aveva strappato all’affetto dei loro cari. Lo fecero con dignità, professionalità e un silenzioso rispetto che ancora oggi, a cinque anni di distanza, commuove l’Italia intera.

Il Segretario Generale ricorda come l’impegno dei nostri militari non si limitò a quel tragico compito. In tutto il Paese, gli uomini e le donne in uniforme furono in prima linea:

– Negli ospedali da campo allestiti in tempi record

– Nei centri di vaccinazione gestiti dalle Forze Armate

– Nel trasporto di materiale sanitario urgente

– Nel supporto logistico alle strutture sanitarie

– Nei controlli per il rispetto delle misure di contenimento

– Nel sostegno alla popolazione più fragile

Oggi, mentre il Paese si ferma per ricordare, il nostro pensiero va a tutte le vittime di questa pandemia. Ai loro familiari, che spesso non hanno potuto dare l’ultimo saluto ai propri cari. Al personale sanitario che ha combattuto fino allo stremo. E ai nostri colleghi che, con abnegazione e spirito di servizio, hanno affrontato un nemico invisibile per servire la Nazione nel momento del bisogno.

Il Segretario, inoltre sottolinea come quella colonna di mezzi militari a Bergamo non fu solo un simbolo di dolore, ma anche testimonianza della resilienza di un Paese che, nei momenti più difficili, sa trovare la forza di reagire, di aiutarsi, di restare unito. I nostri soldati furono lì, come sempre, al servizio della comunità, incarnando quei valori di solidarietà e dedizione che sono il fondamento stesso del nostro servizio.

A cinque anni da quei giorni drammatici, il tempo non ha sbiadito il ricordo. Quelle immagini continuano a parlarci, a ricordarci il valore della vita, dell’unità nazionale e del servizio alla comunità. Nel silenzio di questo giorno di memoria, interpretando il pensiero del nostro Segretario Generale, il nostro pensiero e la nostra preghiera vanno a chi non c’è più. Il loro ricordo ci impegna a continuare a servire con la stessa dedizione, pronti ad affrontare qualsiasi sfida per il bene della nostra amata Italia.

Mai dimenticheremo.

     Per M.I.A. Patria

 Il Portavoce Nazionale