Nei giorni scorsi è pervenuta sulla nostra casella mail, una missiva verosimilmente redatta da un Volontario in Ferma Prefissata di un Anno, un VFP1, nella quale si estrinsecava la doglianza relativa alla mancata rafferma degli arruolati con i tre blocchi di reclutamento del 2022. Orbene, è il caso di fare un pò di chiarezza e di avere il “CORAGGIO” di palesare la realtà dei fatti e il reale coinvolgimento degli Stati Maggiori e del Ministero della Difesa in questa vicenda.
All’articolo 5 della legge 1192022 vengono specificati i regimi transitori del passaggio tra lo stato giuridico di Volontario in Ferma Prefissata di uno o quattro anni e l’attuale tipologia di Volontario presente negli organici della Difesa: i Volontari in Ferma Iniziale e i Volontari in Ferma Temporanea; nello specifico la norma sancisce la data del 31/12/2022 quale termine ultimo per la pubblicazione di bandi di arruolamento per i VFP1 e il 31/12/2024 per i bandi di arruolamento VFP4, consentendo altresì la prevista rafferma di un ulteriore anno per i VFP1 e dichiarando inalterata la prevista rafferma per il completamento dell’iter concorsuale di Forza Armata, inoltre lo stesso articolo, in virtù del servizio prestato consente ai VFP1 congedati di partecipare alla selezione per Volontari in Ferma Temporanea fino al 31 dicembre 2026.
Qualche “CORAGGIOSO” cavalcando l’onda del sensazionalismo, come ormai prassi consolidata, ha sproloquiato profondendosi in comunicati stampa che incentrano il proprio focus sull’abbandono dei “figli” in uniforme, delle consistenze organiche in visione di un futuro impiego in annualità giubilari, tutto ovviamente senza dare spiegazioni plausibili ne al lettore generico ne tantomeno all’iscritto “CORAGGIOSO”.
Il dettaglio fondamentale di questa vicenda sta in un particolare tenuto debitamente nascosto, ovvero il presunto diritto dei nostri giovani colleghi di essere raffermati per il terzo anno nella posizione di VFP1;
purtroppo questo “diritto” non è sancito in alcuna norma, è stato utilizzato quale norma transitoria in periodo di emergenza e come tale va individuato giuridicamente. Ai colleghi dei 3 blocchi 2022 non è stato negato alcunché e poco conta quanto sensazionalismo o populismo si voglia fare intorno alla vicenda, M.I.A. Patria si schiererà sempre dalla parte dei colleghi in difficoltà, ma ai colleghi noi chiederemo sempre di esprimere il massimo per la salvaguardia delle Istituzioni, e, mi si consenta, l’impegno da profondere nelle procedure concorsuali, utili ad elevare il proprio status militare, rappresenta uno dei doveri sancito dal nostro Codice Ordinamento, troppo semplice ricorrere a doglianze fini a se stesse e ancora più semplice è raccogliere queste doglianze e trasformarle in tessere sindacali “pro tempore”.
Da fratello più grande mi permetto di consigliare ai miei giovani fratelli in armi di profondere un impegno maggiore e di non adagiarsi su futili e velleitarie promesse di facili accomodamenti.
Con il rispetto e la rettitudine che ci contraddistingue.
Il Segretario Generale “ad interim” di M.I.A. Patria
Clemente Dott. GNARRA