Come M.I.A. Patria, desideriamo fare chiarezza sulla recente questione delle quote sindacali per il personale impiegato in operazioni fuori area, in particolare in Libano.
Innanzitutto, ribadiamo con orgoglio che il nostro impegno primario è sempre stato e sarà la tutela del lavoro e dello stipendio dei nostri iscritti. La questione delle quote sindacali è secondaria rispetto a questo obiettivo fondamentale.
Attraverso il nostro Coordinatore Nazionale Pasquale SICA, presente in teatro, che si è occupato personalmente di individuare il personale che aveva versato delle quote anomale, abbiamo personalmente rassicurato ogni singolo collega coinvolto. Il nostro approccio è sempre diretto e personale, perché crediamo nel valore di ogni iscritto.
È fondamentale comprendere che i fondi raccolti sono destinati esclusivamente alla creazione di servizi per i nostri membri, mai per spese superflue come mobili, masserizie o sedi fisiche inutili nell’era della comunicazione digitale e del virtual meeting. La nostra integrità e trasparenza sono INATTACCABILI.
Il reintegro delle quote, anche se di pochi euro, non è una questione economica, ma di principio e di rispetto sia verso l’iscritto che verso la LEGGE.
Chi vi dice “non si può fare” generalmente lo fa perché non vuole che si possa. Non fatevi ingannare!
L’onestà e la rettitudine sono i pilastri su cui abbiamo fondato M.I.A. Patria e continueranno a guidare ogni nostra azione. Il nostro operato è completamente scevro da interessi economici personali.
Vogliamo sottolineare che già tempo fa abbiamo segnalato questa situazione al CUSI (Centro Unico Stipendiale Interforze), che ha risolto la problematica reintegrando le quote relative al periodo trascorso in Teatro Operativo, dimostrando la nostra proattività e attenzione costante alle problematiche dei nostri iscritti.
In conclusione, M.I.A. Patria continuerà a lottare per i diritti di ogni militare, con l’integrità e la determinazione che ci contraddistinguono. Non accetteremo mai compromessi quando si tratta del benessere e dei diritti dei nostri colleghi.
Il Portavoce Nazionale
M.I.A. Patria
