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Vergognosa Discriminazione: La Regione Emilia-romagna Calpesta I Diritti Delle Forze Armate

Un documento scandaloso giunto alla nostra segreteria a seguito dell’impegno del Consigliere Regionale Marta EVANGELISTI, che ha presentato una interpellanza al Consiglio Regionale nata da un incontro e dalla collaborazione avuta con il nostro vice Segretario Generale Domenico NOBILE e il Direttivo, svela l’ennesimo affronto ai nostri militari: l’Assessorato alla Mobilità e Trasporti, con una decisione miope e offensiva, ha deliberatamente escluso l’Esercito e le altre Forze Armate dal beneficio della gratuità sui trasporti pubblici, riservandolo esclusivamente alle forze di polizia.

Questa decisione non è solo un insulto, è un vero e proprio schiaffo in faccia a tutti i militari che ogni giorno mettono a rischio la propria vita per garantire la sicurezza di tutti noi. La Regione, con una arroganza intollerabile, osa affermare che le Forze Armate non svolgerebbero funzioni di “pubblica sicurezza”. Una menzogna vergognosa e un’ignoranza imperdonabile!

L’Esercito è presente e attivo su tutto il territorio nazionale, Emilia-Romagna inclusa, con l’operazione “Strade Sicure”. Dal 2008, i nostri valorosi soldati affiancano instancabilmente le forze dell’ordine nel pattugliamento e nella sorveglianza di obiettivi sensibili. Sono loro che vegliano sulla sicurezza di strade, stazioni, porti e luoghi pubblici, contribuendo in modo diretto e insostituibile alla pubblica sicurezza.

Ma c’è di più, e la memoria corta della Regione Emilia-Romagna è un’offesa ulteriore. Come osano dimenticare l’eroico lavoro svolto dai nostri militari durante la recente devastante alluvione o del terremoto di qualche anno fa? I soldati dell’Esercito sono stati gli angeli custodi della popolazione, in prima linea nei soccorsi, lavorando senza sosta per salvare vite umane, evacuare aree a rischio e ripristinare infrastrutture vitali. Hanno dimostrato, ancora una volta, di essere il baluardo irrinunciabile nella gestione delle emergenze e nella protezione dei cittadini.

È scandaloso e inaccettabile che la Regione si nasconda vigliaccamente dietro cavilli burocratici e meschine considerazioni di bilancio per negare un sacrosanto diritto ai nostri militari. Mentre altre regioni, con onore e rispetto, hanno esteso questo beneficio alle Forze Armate, l’Emilia-Romagna sceglie deliberatamente la via della discriminazione e dell’ingratitudine.

M.I.A. Patria non solo esige, ma pretende con forza:

*1. L’immediata e incondizionata revisione di questa politica discriminatoria e offensiva.*
*2. L’estensione immediata della gratuità dei trasporti a tutte le Forze Armate, senza se e senza ma.*
*3. Un incontro urgente e non procrastinabile con l’Assessore competente per affrontare questa grave ingiustizia.*

Che sia chiaro: se la Regione non agirà con la massima urgenza, siamo pronti a mobilitare ogni singolo iscritto e simpatizzante, e a intraprendere ogni azione legale possibile per difendere i diritti sacrosanti dei nostri militari.

È giunta l’ora di riconoscere, una volta per tutte, il valore inestimabile e il sacrificio quotidiano di tutti coloro che servono la Patria, indipendentemente dall’uniforme che indossano. La sicurezza e la difesa nazionale non sono optional, sono un dovere sacro che merita rispetto incondizionato e riconoscimento concreto.

M.I.A. Patria non resterà in silenzio di fronte a questa vergognosa ingiustizia. Lotteremo con ogni mezzo a nostra disposizione, senza esclusione di colpi, per garantire parità di trattamento e il giusto riconoscimento per tutti i membri delle nostre Forze Armate. Non ci fermeremo finché giustizia non sarà fatta.

“L’ingiustizia in qualsiasi luogo è una minaccia alla giustizia ovunque.” – _Martin Luther King Jr._

Queste parole non sono mai state così vere come oggi. La lotta per i diritti e la giustizia è universale e incessante. Oggi, questa battaglia è per i nostri valorosi militari, domani potrebbe essere per chiunque di noi. Non permetteremo mai che l’ingiustizia metta radici nella nostra società. La nostra determinazione è incrollabile, la nostra voce non sarà messa a tacere. 
La battaglia non è sicuramente finita, porteremo avanti le nostre idee seppur in contrasto ad un’amministrazione che, per ragioni non meglio precisate, risulta storicamente in contrapposizione alle Forza Armate, non smetteremo di combattere e sostenere i diritti, conquistati sul campo, delle nostre sorelle e fratelli in armi.

Per M.I.A. Patria
Il Portavoce Nazionale